Come complicare la vita

meglio della robaccia ingelse per le moto
all epoca i prodotti marcati lucas (soprannominato "il signore delle tenebre"proprio per l affidabilita ) erano moltooooooooo peggio

Sulla mia Innocenti Mini la componentistica elettrica era Lucas e non ho troppe osserrvazioni da fare se non che, quando faceva molto freddo, il motorino d'avviamento si disinnestava e girava a vuoto . Solo dopo averla "data dentro" seppi che il difetto era eliminabile.
Tuttavia sulle moto non mi pronuncio.
Sta tuttavia di fatto che, mentre la meccanica e la metallurgia consentirebbero chilometraggi impensabili solo qualche decennio fa, ci pensa l'elettronica (e l'elettronomeccanica) a dare grossi grattacapi motivo per cui uno, alla fine, dice "MA VAFFAN..." e cambia macchina.
E' il consumismo, baby!
E, in merito, una domanda: secondo voi la Cina non c'entra proprio per niente?

ma chi lo sa

alla fine centrerà in piccola parte, perchè per quanto una scheda elettronica possa essere studiata in un paese come inghilterra/america/francia/germania ecc i componenti moltissime volte sono tutta roba prodotta in serie.
E come ben sappiamo i componenti 99 volte su 100 son prodotti in asia. Magari negli anni 80-90 il giappone e la corea ne producevano, ma da lì a passare alla ben più economica cina mi sa che il passo è stato fin troppo semplice...

Ogni volta che leggo un articolo o vedo in tivvù un servizio su qualche nuovo modello di vettura non posso non restare perplesso .
Sempre più roba funziona elettricamente: tettuccio apribile con relativa tendina, tetto dei modelli spider/coupé, cofano bagagliaio, posizionamento sedili, dispositivo "Stop and go" (ce l'aveva la Regata ES quasi trent'anni orsono ma fu abbandonato; chissà perché? ), freno di stazionamento, sistemi d'infotainement multimonitor con amplificatori da 2000 W, portiere scorrevoli e chi più ne ha più ne metta. Per tacere dei "vecchi" tergicristalli, avviamento, ventilatori, finestrini, servosterzi, ecc.
Ebbene, siamo sicuri che le attuali batterie (la cui qualità, salvo costose eccezioni, sta diventando sempre più merdosa ) siano in grado di reggere questo incremento esponenziale degli assorbimenti ? E in proposito che fanno le case? Installano la solita batteriola da 45 AH (made in qualche Banana Republic) che ti molla dopo qualche mese o pensano a qualcosa di più serio come, per esempio una batteria da almeno 100 AH con relativo alternatore potenziato?
Oltretutto, se anche uno volesse provvedere per suo conto a far installare una batteria più capiente, manca spesso lo spazio.
Onestamente, visto che certi dati tecnici sono praticamente irreperibili (sarà solo un caso? ), ignoro come stiano esattamente le cose; sarei quindi grato se qualcuno mi chiarisse le idee in merito e mi dicesse se i miei sono solo pregiudizi infondati.

concordo circa la merdosità delle batterie moderne vendute con le nuove automobili. Fetecchie di prima categoria! Posso capire una piccola batteria in un'auto come la Panda 1100 nuova, ma mettere le 45Ah in auto ben più grandi fa ridere.
Leggevo infatti che per la nuova Renault Cli(t)o (oltre ad essere spompata di motore perchè han rimestato il vecchio D4F senza modifiche per uno chassis di 200kg più pesante) han montato alternatori estremamente sottodimensionati, che con batterie standard della casa a malapena dopo tre mesi riesci ad accenderci la macchina!
Io nella mia scassacarrubbe tengo una 52Ah, decente per il motore che ho, ma pur sempre l'alternatore è del vecchio stampo, regge fin troppo bene tutto l'impianto messo su!

A quanto ho sentito dire, certe macchine sono letteralmente infarcite di dispositivi in standby, per cui, se uno non usa la macchina per qualche giorno, si ritrova la batteria a terra. Sarà vero?

non ne ho idea mezzotoscano, ma per la legge dei grandi numeri, se un'automobile ha la batteria a secco dopo una notte a fari accesi, tanti piccoli strumenti in stand-by non penso si discostino troppo da tante piccole lampadine... son sempre apparecchi sotto tensione, no?

Forse c'è un'AutoDiMerda (citata nel sito) che tra tutto ha un dispositivo davvero utile: è la Lamborghini LM002, sì il mostro fuoristrada/Suv. Ebbene tale veicolo possiede un "killswitch", nient'altro che un bel interruttore bipolare per grossi amperaggi che taglia completamente fuori la batteria. È attivabile solo tramite l'apposita chiave (diversa dalla chiave d'accensione vera e propria).

Forse se le auto moderne installassero questo utile optional le batterie durerebbero sicuramente di più, per contro la quantità di batterie tampone per suddetti optionals elettronici aumenterebbe a dismisura...

Costa pochi soldi, ne esistono vari modelli, alcuni dei quali si possono montare anche da sé, e può fungere da rudimentale ma inatteso (dai ladruncoli) antifurto. A quanto mi consta certi modelli Fiat lo montano di serie, altre marche non saprei.
L'inconveniente è che l'orologio e il contakm parziale si azzerano, non si accende la luce di cortesia, l'apertura a distanza e il comando centralizzato non funzionano e bisogna aprire con la normale chiave; in compenso si possono evitare guai assai costosi e/o fastidiosi e si possono resettare certe apparecchiature elettroniche quando "fanno i capricci".
In definitiva lo consiglierei a chi fa un uso limitato della vettura

oppure chi ha auto vecchio stampo con pochi o optionals nulli (io ad esempio dovrei al massimo rimettere a posto l'orologio, un bell'analogico estremamente rumoroso ma di una precisione mai vista in vita mia).



immagine relativa, la console della mia auto

tic toc tic toc

Qualcuno mi sa dire a chi o a che cosa serve il cofano posteriore elettrico con telecomando (bastano 500 €?) se poi devi caricare un valigione da un quintale e lì vicino non c'è un buon cristiano che t'aiuti?
P.S. Me lo sono chiesto vedendo l'odierno, sempre più mefitico, programma "Easy Driver".
Evitate questo programma, nuoce gravemente alla salute... mentale

considerando poi che questi cofani baule posteriori spesso son montati su auto con un altezza d'ingresso proibitiva pure per un saltatore d'asta...

Ma di accessori disutili circa il baule ce ne sono, oltre alla classica apertura automatica con servocomando ci sono anche chiusure a pulsante come nella Mercedes 600 Grosser (oltretutto comandata da dispositivi pneumo-idraulici), oppure come su molte sedan americane l'accompagnamento di chiusura di tali bauli, per evitare si sbatterli troppo per richiuderli. Ma le buone e care vecchie braccia no? ahahah

Sulla mia vecchia Tigra quando chiudi il baule si apre a mezza mandata automaticamente il finestrino passeggero. E' un sistema di serie dovuto al fatto che il portellone posteriore e totalmente vetrato quindi nella chiusura la pressione potrebbe creparlo se non ci fosse uno sfiato nell abitacolo.
Non sapendolo la prima volta la portai dall elettrauto....

PS
Bagagliaio con telecomando? Io già mi incasino con quello del televisore e del digitale terrestre...figuriamoci...

Tra non molto utilizzermo un telecomando anche per lo sciaquone e, quando la pila si scarica (ovviamente a Natale), qualche bel baffo di merda resterà a decorare il nostro water.

Ho già segnalato l'infausta scelta di applicare i ripetitori delle frecce agli specchietti retrovisori.
Tutti sono in grado di capire che questa è la posizione più vulnerabile, e credo lo capiscano anche le case costruttrici, eppure insistono! Perché?
Io un'idea ce l'avrei, anche se spero d'essere smentito: con questo sistema le più recenti cassapanche tedesche, camuffate da auto di classe e appioppate ai tamarri "di lusso", possono far pagare uno specchietto quanto una Vespa.
Pensassero almeno alla loro clientela di riferimento: i tamarri "di lusso" già devono pagare cambiali fino al 3200, se devono sostituire uno specchietto che fanno? Vanno a dar via i ciapp'?
Per onestà intellettuale segnalo che anche "mamma Fiat" ha scelto in tal senso: si spera almeno che i suoi specchietti costino quanto una MTB... o no?
Sarò riconoscente a quanti segnaleranno prezzi (montaggio compreso) . Soddisferanno una mia curiosità e renderanno un servizio agli acquirenti .

MEZZO TOSCANO
piena ragione

In principio c'erano quelli ad acetilene, indubbiamente arcaici, poco luminosi e inquinanti: in pratica una vera fetecchia, ma - dati i tempi - bisognava accontentarsi.
Poi vennero i fari a incandescenza, che uno poteva cambiare la lampadina anche da sé (chi ricorda i kit di lampadine venduti da tutti i benzinai per poche lirette?)
Poi vennero i fari alogeni e già la sostituzione della lampadina non era più alla portata di tutti.
Adesso abbiamo i fari allo xeno, roba da esperti e quelli con coroncina di LED, tipo ex-voto alla Madonna di Pompei
Tra non molto avremo quelli completamente a LED, più risparmiosi... finché durano, poi
Signori progettisti, voi avete certamente i portafogli ben imbottiti, ma i vostri utenti non sempre li hanno. Volete tornare con i piedi per terra? ECCHECCAZ...

Ebbene, lo confesso: pur detestando la miriade di optionals imposti e non, a uno non saprei più rinunciare, il climatizzatore. Però c'è un però...
I parabrezza odierni hanno raggiunto dimensioni da banco frigo dei supermarket e anche certe finestrature laterali e posteriori non sono da meno, per non parlare del tetto panoramico, recente must per i tamarroidi di lusso (ma perché non preferire un cabrio, allora?).
Morale: considerando che il calore si propaga anche per IRRAGGIAMENTO (rivedere il Bignami di fisica) e che l'"effetto serra" non è una fandonia degli ambientalisti, il climatizzatore va in crisi, ragion per cui uno si ritrova con soffio d'aria gelida in faccia e conseguente nevralgia del trigemino, torace e gambe arrostite dai raggi del sole che entrano dal parabrezza e/o dal tetto panoramico, culo e schiena sudaticci e appiccicosi poiché il suaccennato soffio polare ha un effetto che non va oltre il mezzo metro di distanza.
D'accordo il climatizzatore, nel suo piccolo, qualche sollievo lo da, però non sarebbe il caso di riproporre anche i vetri atermici? Una volta c'erano...

concordo sui vetri atermici, almeno uno si evita di beccarsi un'insolazione anche in auto!

Mezzo docet

evviva la motociclatta

il lusso è un diritto...!!!!!